Quale modello di Jeans acquistare per l’autunno inverno 23/24

Ragazze per la stagione autunno inverno 2023/2024, la moda in fatto di jeans ritorna alle origini. Il pantalone in denim nasce come pantalone da lavoro e come tale, doveva essere comodo.Per l’attuale stagione e per l’inverno infatti i modelli più in voga sono quelli a gamba larga i famosi “Wide Leg”, ma non solo ovviamente. Grande riconferma è il modello “Flare” svasato sul fondo, il “Boot Cut” sempre morbido sul fondo ma meno rispetto al Flare, il “Carrot “ (il mio preferito) ed in fine il modello a gamba dritta.Vediamo nel dettaglio i 3 modelli immancabili nel vostro guardaroba! Il Jeans “Wide Leg” Come già anticipato il Wide Leg sta per “gamba larga”, ed é il modello più cool del momento. Questa versione a vita alta, ha il vantaggio di slanciare otticamente la figura andando ad alzare il baricentro e segnando il punto vita.Da portare con o senza tacchi, è comunque molto versatile e anche democratico perché esalta tutte le fisicità. Importante è abbinare bene quello che ci mettete sopra. Il Jeans “Flare” Direttamente dagli anni 70, questo modello é un evergreen.Asciutto sulla coscia per poi scendere più largo, questo modello se scelto bene fa davvero miracoli. Sta bene a tutte? Ni.È ideale per chi ha fianchi morbidi, grazie al suo taglio riequilibra la figura e ad armonizzare la silhouette regalando otticamente qualche centimetro in più. Se desiderate acquistare qualche centimetro in altezza, portatelo con un tacco e ovviamente attente all’ orlo: è importante fare una lunghezza corretta, nel caso abbiate bisogno di accorciarlo.Il Flare può essere declinato nella versione cropped cioè “trobetta” che lascia scoperta la caviglia, da indossare senza il tacco.Simile al flare è il “Boot Cut” leggermente più stretto sotto. Il Jeans “Carrot” Il mio modello preferito!Dalla gamba morbida sulla parte della coscia e piú stretto sul fondo, è un modello estremamente comodo ideale per la vita frenetica di tutti i giorni, perfetto da un portare con una sneakers per un un look più sporty, ma non solo!Correttamente abbinato vi sorprenderà e, con tacco, risulta estremamente femminile: aiuta a camuffare fianchi se un po’ pronunciati, o la pancetta : ) Capite ora perché li adoro?! Il jeans a “Gamba Dritta” L’ideale per chi ama la tradizione, sempre molto femminile non può mancare nel nostro armadio. Si adatta a qualsiasi silhouette, di tendenza fi dagli anni 50, non ha mai perso il proprio fascino. È un classico che non stanca mai! La novità di quest’anno è il colore: se fino ad ora lo abbiamo preso nel classico blu, adesso non possiamo farci mancare il grigio! Ricordate: il jeans è un nostro alleato, l’importante è scegliere il modello che più valorizza il proprio fisico e che soprattutto vi faccia sentire bene! Come? Abbiamo scritto una mini-guida per scegliere il modello di jeans più adatto. Se non lo hai già fatto visita anche il nostro profilo Instagram e trova nuove idee su come completare il tuo outfit.
Il Layering, 5 regole da seguire

Durante le mezze stagioni, potremmo tutti dire di essere degli esperti in materia. Vestirsi a cipolla diventa infatti indispensabile quando il meteo e le temperature sono variabili. Ma aggiungere strati al proprio look non è solo un semplice task pratico, è anche una raffinata abilità stilistica che da ora chiameremo “layering”.Creare il giusto layering significa dare diversi “gradi di lettura” ad un outfit, senza rinunciare a funzionalità e comfort. Ci si può vestire a strati tutti i giorni dell’anno, ma per riuscirci senza sembrare goffi e sudare sette camicie bisogna rispettare queste 5 semplici regole. 1- Lo strato più esterno più lungo di quello interno Durante la stagione fredda, evitate in particolar modo che la giacca super in lunghezza il cappotto. 2- Non troppi colori accesi Il layering funziona quando crea una stratificazione discreta ed elegante. Per ottenere questo risultato è molto importante non esagerare con i colori. Meglio scegliere una palette di toni neutri e aggiungere un solo tocco deciso di colore. Altra soluzione: puntare sul monocromo. Ovvero capi dello stesso colore leggermente diversi per tonalità. 3- Ordina fantasie e colori Dai più leggeri ai più forti. o viceversa. Pattern e colori devono essere ordinati attraverso il layering. Facciamo un esempio: se abbiamo un cappotto in tinta unita, sotto sotto possiamo mettere una giacca in in tweed che riprenda il colore del cappotto o un maglione dal colore più uniforme e una camicia a tinta unita. Viceversa, sopra ad una camicia a fantasia, supponiamo a quadri, metteremo una maglia con una fantasia più piccola e discreta, e una giacca monocromo. 4- Non dimenticare la praticità e il comfort di ogni strato Il layering fine a se stesso si rivela sempre una scelta infelice. Per non incappare in fastidiosi (e ingombranti) imbarazzi durante la giornata, meglio valutare strato per strato la funzionalità di ogni capo. Quindi a seconda della stagione, scegliere adeguatamente tessuti e pesi adeguati. 5- Non sottovalutare lo strato invisibile Non è visibile e quindi non fa realmente parte del layering, ma la biancheria intima decreta la buona riuscita di questa tecnica. Quindi come vi dico sempre scegliete l’intimo giusto e nella taglia corretta. Ed ora, un video per darvi una versione “Madame” di questo stile! A presto! Eleonora
Il Vichy, tessuto evergreen

Ha origini francesi, nell’omonima città, il vichy, tessuto evergreen, ha alle sue spalle secoli di storia che risalgono all’età elisabettiana. La stampa dei famosi quadretti stile provenzale, che profumano di estate, ci racconta l’evoluzione della moda e del costume. Durante il dominio della regina Elisabetta I, il motivo vichy venne importato dalla Malesia oltre il canale britannico, e prese il nome di gingham, dal dialetto malese genggam, che significa righe, poiché originariamente il tessuto era a righe. Fu solo in seguito, nel XVII, quando a Manchester si iniziò la produzione di scampoli per l’arredamento, che ci fu la variante con i quadretti. Con l’avvento di Napoleone III, la città di Vichy, già famosa località vacanziera per i parigini conosciuta per le sue acque “miracolose”, divenne la sede di produzione di questa stoffa, detta anche cotone Zephir. Nobildonne e principesse di tutta Europa non riuscirono a resistere al fascino della vibrante trama bicolore, scelta e indossata durante le scampagnate o le passeggiate in riva al mare nel tempo libero. Anche il cinema si lasciò tentare, e se già negli anni’20 e ’30, Judy Garland, alias Dorothy, nel film “Il Mago di Oz” indossava un abitino con bretelle a quadretti bianco e azzurro. Il french mood si conquistò lo scettro nel 1959, quando una giovane Brigitte Bardot sposò l’attore Jacque Charrier e venne immortalata, con il suo modello a ruota a quadretti provenzali bianco e rosa firmato Estérel, sulla copertina di Elle Francia. Oggi come allora il quadretto rivale dello scozzese, torna a fare la comparsa nelle collezioni riproponendo creazioni dal sapore di una classicità timeless.
Come Scegliere Il Cappotto Giusto per te

Il cappotto se perfetto può durare un infinità di tempo ed essere un vero e proprio investimento, soprattutto se acquistato in questo periodo di Saldi! Ormai diventato un must have versatile e adatto ad ogni occasione. Esiste un modello di cappotto adatto a qualsiasi fisicità: scegliendo il taglio giusto aiuta ancor di più a valorizzare ogni tipo di fisico. Ma quali sono i criteri per capire se un cappotto è di qualità? Come scegliere il cappotto giusto per te: la composizione e le finiture Fondamentale è leggere le etichetti per verificarne la composizione, utile per capire anche se il capo tiene caldo e quanto durerà. Un buon cappotto deve avere almeno il 50% di lana. Altra cosa importante da guardare per capire se state investendo in un capo di buona qualità è osservare le finiture, come sono fatti gli occhielli, come sono attaccati i bottoni, se è foderato o no. Come scegliere il cappotto giusto per te: il taglio Altra cosa da valutare è il taglio, cioè la forma del cappotto: fondamentale scegliere quella che più valorizza il nostro fisico. Se avete la vita stretta rispetto a fianchi e seno, il cappotto deve sottolineare le curve naturali del corpo, puntate su linee essenziali, lunghezza dal ginocchio in giù, i mono petto, la scollatura a “V” e i reverse stile blazer sono perfetti. Se invece la parte alta del corpo è più stretta rispetto ai fianchi, il cappotto deve allungare la figura in modo da distogliere lo sguardo dai fianchi e sottolineare il décoletté. Per questa fisicità il cappotto doppio petto è perfetto, per armonizzare la figura e riportare equilibrio fra la parte inferiore e quella superiore aggiungendo più volume a quest’ultima, i colli in pelliccia sono perfetti . Seno generoso e fianchi stretti? Sì a cappotti svasati; evita il doppio petto: la parte alta del cappotto deve essere scivolata, semplice e con linee morbide. Lo scollo a “V” in questo caso è perfetto, un modello dal taglio leggermente scampanato armonizza la silhouette. Per chi invece ha poche curve è opportuno scegliere un cappotto che ne crei l’illusione: sì a cappotti asimmetrici, doppio petto con cintura per definire il punto vita. Come scegliere il cappotto giusto per te: il colore E il colore quale scegliamo per il nostro cappotto perfetto? Il mio consiglio per un capo che vi duri nel tempo è scegliere un colore basic come il nero, il blu, il grigio, il beige o l’intramontabile color cammello. Con un un camel coat non si sbaglia mai: icona passata e contemporanea che continua ad essere sinonimo di stile ed eleganza. Avete voglia di un cappotto in fantasia? Scegliete uno dei classici pattern come lo spinato il tartan magari blu…non ve ne pentirete! (piccolo spoiler per il prossimo anno) Se il vostro timore è quello di non essere “in palette”, vi basterà accostare al viso una sciarpa di uno dei vostri colori amici e… il gioco è fatto! A presto! Eleonora
Gli accessori, i nostri alleati per l’estate

Non siamo tutte uguali, questo è un dato di fatto… c’è chi ha una vera e propria dipendenza per orecchini collane e ninnoli vari e non può farne a meno, e c’è proprio chi non riesce a portarli. Gli accessori a mio parere sono fondamentali per completare un outfit, e soprattutto sono dei buoni alleati da mettere in valigia: occupano poco spazio e se ben scelti ci possono far lasciare a casa qualche abito ed evitare di portare via troppa roba. Gli accessori, i nostri alleati: i bijoux Se pensiamo anche al più semplice degli abiti, sia bianco che nero, è facilissimo poterlo utilizzare in due versioni: con degli accessori etnici, un must-have che d’estate non può mancare, è perfetto per il giorno; ma bastano collana o orecchini magari un po’ “sberluccicosi” per farlo diventare da sera. Quello a cui proprio non riesco a rinunciare sono gli orecchini. Soprattutto d’estate mi piacciono grandi, con frange o nappine, con pietre dure o Swarowski! Collane sottili e cavigliere sono perfette anche in spiaggia, soprattutto a tema marino o con pietre dure! Gli accessori, i nostri alleati: la borsa in paglia Quest’anno non può mancare la borsa in paglia o in rafia, non solo al mare, ma manche in città! Gonnelloni, shorts e camicie annodate come crop top sono gli outfit giusti per portare a spasso le borse di paglia estive. Grande e svasata, la borsa di paglia è un altro must have dell’estate. Gli accessori, i nostri alleati: i cappelli Ma se ti piacciono i cappelli allora questa è la tua estate! Modelli panama o Borsalino con fasce in gros-grain colorate li trovi anche nel nostro e-commerce. Scopri tutti gli accessori che abbiamo selezionato per questa coloratissima estate, all’insegna della libertà e del colore! Buono shopping e Buona Estate! A presto Eleonora
Scegliere il modello di jeans più adatto: mini-guida

Scegliere il modello di jeans più adatto al proprio fisico non è facile, ma se lo facciamo correttamente saremo sicure di avere un capo nel nostro guardaroba che potrà durare per tantissimi anni. Ecco a voi dunque una mini-guida per scegliere quello più adatto al proprio fisico. Scegliere il modello di jeans più adatto: ad ogni corpo il modello perfetto Skinny e super skinny: sono modelli aderenti, estremamente elasticizzati e super fascianti, a vita regolare o a vita alta (la vita bassa è ormai démodé). La gamba è stretta fino alla caviglia. È il tipo di jeans che non perdona, se hai gambe toniche, sottili e lunghe è il modello perfetto per te! Ma questo non significa che chi non risponde a queste caratteristiche non lo possa indossare: basta fare attenzione alle giuste accortezze. Per le più piccoline per slanciare la gamba basta fare attenzione alle lunghezze. Meglio se arrivano alla caviglia. Se la coscia è morbida scegli un modello senza tasche anteriori e a vita alta (alzando il baricentro slanci la figura) e abbinalo a maglie a trapezio. Slim straight: sono i classici jeans a sigaretta con vita regolare, con la gamba leggermente più ampia dal ginocchio in giù e si adattano con facilità. Boot cut: si tratta del modello leggermente più largo sotto, proprio per essere indossato con stivali e stivaletti, come dice il nome stesso. Questi jeans sono adatti a tutte le corporature perché hanno il pregio di valorizzare le curve e slanciare la gamba. Boyfriend: è il jeans dal taglio maschile, il punto vita è sceso (hanno il cavallo leggermente basso) e la gamba è dritta e larga. In sostanza è il classico jeans per stare comode, da portare con t-shirt e sneakers. Flare: sono i famosi jeans a zampa, come i boot cut sono un’eredità dei mitici anni ’70. Dal ginocchio in giù sono molto ampi, adatti a chi è molto alta o ha i fianchi larghi perché questo taglio armonizza la figura riequilibrando i volumi. Paper bag: è il modello più attuale e, come dice il nome, è il jeans a sacchetto con la vita molto alta e cintura. Il drappeggio del tessuto ricorda proprio il sacchetto di carta. È facile da portare perché nasconde eventuali rotondità sui fianchi e nasconde la pancetta, esaltando il punto vita e slanciando la gamba. Scegliere il modello di jeans più adatto: taglia e colore Ultime due cose sul jeans: Il colore: il jeans per eccellenza è blu ma altra bella alternativa è il nero slavato, soprattutto da portare nei periodi stagionali non ben definiti. I toni più chiari di azzurro e bluette sono da preferire in primavera ed estate. La taglia: tendenzialmente il jeans è un tessuto in cui il 98% è cotone e il restante 2% è elastane, quindi meglio sentirli giusti che prenderli larghi, dato che portandoli cedono. È vero che quando li laviamo si irrigidiscono perché le fibre tornano al loro posto, ma una volta indossati la storia si ripete! A presto Eleonora